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Oltrepassata la chiesa di San Francesco ai Cappuccini, sulla sinistra si erge solitaria e severa - a guardia dell'antica regia trazzera Caltanissetta - Agrigento - una struttura costruita con pietra locale intagliata. Si tratta di una villa estiva innalzata nei pressi del paese nella contrada Raffondo-Raffonero, su un'emergenza rocciosa, in un'area antropizzata sin dall'età del bronzo. Di dimensioni modeste, fu commissionata da Cataldo Baglio, esponente di una famiglia tra le più importanti dell'élite locale, e dedicata a sua moglie Isabella Baglio.
Costruita in stile eclettico tra il 1887-1888, sconosciamo l'architetto e le maestranze impegnati nel progetto. La villa è costituita da un corpo distribuito su due livelli: il primo svolgeva la funzione di dispensa e di magazzino; l'altro invece era il piano nobiliare. Sul prospetto principale, che si affaccia verso la contrada Decano, fanno bella mostra gli stemmi di famiglia che conferiscono alla struttura maggiore solennità e sottolineano lo status sociale dei proprietari. La parte interna è stata radicalmente trasformata negli anni '80 del secolo scorso.
Eretta nel 1974, la chiesa dedicata a san Giuseppe, si presenta ad unica nave, con un superbo altare maggiore e 4 strutture lignee di mano francescana.
A guardia dell'antica regia trazzera Caltanissetta - Agrigento, si erge una struttura in pietra locale intagliata, una villa estiva nella contrada Raffondo-Raffonero.
Un costone roccioso segnala la presenza dell'uomo già in epoca preistorica e ci appare ricco di tracce di riutilizzo della necropoli.
Seppur poche le testimonianze rimaste, le recenti scoperte archeologiche hanno messo in risalto il sito per via di una sorta di calendario astronomico che indica i vari solstizi.
L'abitato si sviluppa su un pianoro orientato a nord-est e a sud-ovest, lungo la via per Agrigento. Un'area di interesse strategico per il controllo e la difesa della vallata.